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Il Parco di Santa Franca


L'area denominata bosco di Santa Franca é collocata su terrazzi Quaternari posti ad est della cittadina di Castell'Arquato nei pressi della frazione di S.Lorenzo. Si sviluppa partendo da una quota di circa 157 m s.l.m e raggiunge la quota massima di 259 m s.l.m. nei pressi della cascina Costa Maccini.
E' interessata da una ampia copertura boscata che si estende, pressochè interrotta da fondo valle lungo i versanti.
Il bosco é compreso tra due crinali percorsi da strade comunali e nessuna strada lo attraversa.
L'attività di erosione dei corsi d'acqua, in particolare del Rio buca del Gallo, ha favorito la formazione di profondi e freschi canaloni nel settore ovest, mentre i versanti più esposti, nel settore sud-est, sono più luminosi e caldi. Lungo questi versanti sono presenti, affioramenti rocciosi (calcareniti), in gran parte nascosti dalla vegetazione. All'interno della boscata si trovano alcuni ruderi.
Il paesaggio che lo circonda é quello tipico della collina piacentina con coltivi, vigneti, siepi ed invasi artificiali. Nel centro del bosco é possibile trovare il caratteristico oratorio di Santa Franca

Il bosco S. Franca rappresenta certamente una delle area boscate di maggior importanza sia naturalistica che paesaggistica della prima collina piacentina. Sotto l'aspetto floristico l'area, sebbene non presenti aspetti di eccezionalità, comprende alcune specie di sicuro interesse e valore naturalistico. Tra le specie protette dalla legge regionale sono da segnalare le orchidee Plethanthera chlorantha, Orchis purpurea, Dactylorhiza maculate, il garofano Dianfhus carthusianorum, la pervinca Vince minor, il dente di cane Erymronium dens-canis e la campanelle comuni Leucojum vernum. Per quest'ultima specie i rii di Bosco S. Franca rappresentano uno dei pochi siti provinciali. Sebbene non comprese tra la flora protetta interessanti sono le presenze di flora nemorale dei querceti mesofili quali Anemone nemorosa, Hepatica nobilis, Pulmonaria officinalis, Polygonatum multiflorum e P. odoratum, Colchicum autumnale e Dryopteris filix-mas.
Per la rarità che la caratterizza nel settore planiziale, è importante la presenza di Cerex pendule, una ciperacea tipica dell'area padana, attualmente molto rarefatta. Sotto l'aspetto vegetazionale la presenza di un castagneto da frutto, assieme ai ridotti lembi di querceto, è l'aspetto di maggior pregio dell'area. Sebbene abbiano una origine artificiale, i castagneti da frutto sono spesso le uniche coperture boscate mature che s'incontrano non solo in collina, ma in tutta la nostra provincia. Data l'importanza e il valore naturalistico che assumono i boschi maturi per la presenza di tipiche biocenosi forestali, i castagneti svolgono un ruolo fondamentale per la conservazione di aspetti della biodiversità caratteristici della nostra provincia.
In questi contesti infatti la presenza di boschi maturi è alquanto limitata, pressoché nulla per la pianura extragolenale, dove le uniche aree boscate di una certa estensione e costituite da alberi maturi sono rappresentate da Parchi patrizi e Ville, e scarse nel settore basso collinare, dove situazioni analoghe al Bosco S.Franca si rinvengono in VaI Tidone (bosco della Bastardina), in VaI Trebbia (bosco di Croara) e il VaI d'Arda (bosco Verani).
Il popolamento vertebratologico del Bosco S.Franca rientra, come composizione, nella comunità zoocenotica caratteristica dei boschi mesofili collinari, con alcuni aspetti di rilevante pregio. Oltre ai caratteristici elementi faunistici comuni a tutte le aree boscate della fascia collinare (es. Sciurus vuLgaris, Sorex arena us, Apodemus sylvaticus, Vufpes vulpes, Martes foina, MeLes meles, Accipiter nisus, StreptopeLia turtur, Picus viridia, Picoides major, Erithacus rubecoLa, Sylvia atricapila, Turdus merula, Garrulus glandarius, Rana dalmatina, Bufo bufo) di sicuro interesse sono le presenze di alcune specie di uccelli legate alle situazioni più mature dei boschi che, nell'attuale situazione forestale piacentina, trovano scarsissima diffusione in pianura e nei primi settori collinari.
La comunità ornitica di bosco 8. Franca, che risulta dalla ricerca, è composta da un gruppo di specie che potremmo considerare tipicamente forestali, cioè frequentatrici, non di situazioni di margine o ecotonali, ma dell'interno delle formazioni boschive Questo gruppo di specie, se si considerano tutti e tre i livelli di presenza come nidificantì (certa, probabile e possibile) è costituito da Parus palustris, Sitta europaea, Garrufus glandarius, Picoides major, Picoìdes major, Picus viridis, Certhia brachydactyla e Buteo buteo. In particolare la presenza di questo gruppo di specie sottolinea il buon grado di maturità che il bosco S. Franca raggiunge in certi settori, rappresentati soprattutto dalla presenza del castagneto da frutto, e una estensione sufficiente per garantire un certo grado di diversificazione a livello specifico Tra le specie la cui presenza è spesso indicatrice di boschi maturi vi sono alcuni Paridi come Parus caeruleus e Parus palustris, entrambe accertate come nidificanti nei castagneti. Analogo discorso può essere fatto per la Sitta europaea, nidificante al bosco S. Franca, anch'essa nei castagneti maturi, e rarissima come nidificante nella pianura. Queste specie sono dette "hole depending", cioè specie che nidificano nelle cavità degli alberi, e la loro presenza è spesso indicatrice di stati dei bosco maturi in quanto alberi ricchi di fessure e cavità sono più frequenti nelle situazioni di maggiore complessità e maturità dell'ecosistema forestale.
L'area é frequentata e utilizzata durante il periodo della riproduzione da alcune specie di Picidi tra cui spicca il Picoides minor, un piccolo picchio legato ai boschi maturi e ricchi di alberi morenti o morti. Infatti pur essendo un picchio, il suo breve becco gli consente lo scavo del nido solo in alberi dal tronco più tenero.
La nidificazione all'interno dei castagneti di S. Franca è ritenuta probabile, sebbene alcuni piccoli fori di nidi scavati a circa 8-10 metri di altezza, nel legno di grandi castagni potrebbero essere attribuiti ad avvenute nidificazioni del picchio rosso minore.
In definitiva il bosco S.Franca per la sua collocazione ai margini della pianura e per la presenza di un'area boscata matura, riveste una importanza fondamentale per la conservazione di un paesaggio e di aspetti naturalistici tipici della prima collina, che attualmente presentano una diffusione alquanto rarefatta.