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Chiaravalle della Colomba

Nel 1135 il Vescovo di Piacenza Arduino inviò dei monaci benedettini cistercensi nei pressi dell'attuale località di Alseno Questi bonificarono il terreno e vi edificarono l'Abbazia di Chiaravalle della Colomba. Il nome dell'abbazia ebbe origine dal luogo di provenienza dei frati Clairvaux (da qui derivò Chiaravalle ) e in ricordo della colomba che delimitò il perimetro dell'edificio con dei pezzetti di legno.
Nel corso dei secoli l'abbazia venne saccheggiata più volte, poi con l'arrivo di Napoleone Buonaparte i monaci furono allontanati sino al 1937, data in cui i monaci cistercensi si reinsediarono.
Il complesso architettonico dell'abbazia è formato dalla Basilica , a tre navate, tripartita, preceduta da un atrio in cui è conservato un sepolcro del XIV sec. che contiene le spoglie dei primi monaci; e dal suggestivo chiostro, dal quale si può accedere all'Aula Capitolare, il refettorio, il calefactorium; e dal campanile.
Di stupenda fattura il chiostro in stile gotico, risale al trecento é di pianta quadrata, aperto su ogni lato da 96 arcatelle sostenute da 130 colonne.
Fu santuario lungo gli itinerari del giubileo del 2000.
I monaci attualmente preparano prodotti d'erboristeria e distillati. Ogni anno per il Corpus Domini allestiscono l'Infiorata, un'enorme tappeto di petali di fiori raffigurante temi religiosi.